Digitized by thè Internet Archive in 2017 with funding from Getty Research Institute https://archive.org/details/saggibiograficidOOunse SAGGI BIOGRAFICI DEL PADRE PRUDENZIO BIANCHI CON LA RELAZIONE DE’ SUOI FUNERALI. BERGAMO DALLA STAMPERIA MAZZOLENI MDCCCXXY. Jloinincs prudentia prenditi, divìtes in virtute ^ pacìjlcantes in domibus , isti in genera- tionibus gentis suoi gloriam adepti sant. Eccles. Gap. xxxxiv. Scrivere la istoria di personaggi illustri per singolarità d’ingegno, o per geste famosissime celebrati, è impresa gradevole, poiché eia materia non manca, e accetta ne viene la lettura, perchè piace il maraviglioso. Ma il dire scrivendo parole della vita d’uomini, per molta carità invero utilissimi, le cui azioni però di un giorno furono quelle dell’anno , e quelle quasi dell’ intiero loro vivere , ai'ido ne riesce lo incarico, e da poco o da nulla comunemente ritenuto. Pure, dovendo la storia essere maestra de’ costumi, la memoria di molti tra i primi meglio se ne starebbe spenta , perchè dannoso tornerebbe lo imitarli ; e la l'icordanza de’ secondi sempre cara, sempre viva devesi serbare per la utilità grandissima che ne deriva dal seguirne l’esempio. Tra questi occupa onorevole seggio il padre Prudenzio Bianchi, già frate minore riformato di S. Francesco, e direttore spirituale delle case de’ Poveri di lavoro, e di ricovero nella regia città di Bergamo ; della cui vita , l’onore dovuto alla virtù , ed un dovere di civile società ci determina a scriverne alcuni saggi, se non con la eleganza dello stile , certamente con la verità del dire. Da onorevole e costumata famiglia di Lugano città italiana deU’elvellca confederazione ebbe 1 natali Pietro Giuseppe Bianchi li xxiv. settembre del- l’anno trentesimo sesto dopo il mille settecento. Avea egli un fratello in Bergamo, che con molla fama di sè fu capo chirurgo dell’ospitale; fatti perciò 1 primi studj in patria, si ritrasse presso il medesimo, per apprendei’e egli pure la chirurgia, arte benefica all’inferma umanità. Ma la voce possente e superna I *( 4 )• che comanda la sorte ed il destino degli uomini, chiamò il giovinetto Bianchi ad un’ arte di beneficenza di ordine ben supcriore , quanto lo spirilo è supe- riore al corpo , e rpaanlo le azioni di carità cristiana sono più sublimi di quelle della profana filantropia. Obbidiente e pronto fu il Bianchi alla voce divina, e ricovrò nel convento di santa Maria delle Grazie, dove vestì l’abilo france- scano de’ Minori Riformati, prendendo il nome di frale Prudenzio; e ciò fu nell anno diecioltesimo di sua età. Ivi giovane ancora condusse vita tpiale si conveniva alla divina sua vocazione, ed esattamente conforme al serafico suo iustiluto. Si preparò nella solitudine all’arduo e sublime ministero dell apostolalo; si applicò agli sludj convenevoli al suo stato, non per vanità di sapere, ma per edificazione di sè e per lo altrui insegnamento ; vi studiò non quella scienza mondana che gonfia , ma quella che edifica di G. Cristo , e che ben vale il sapere di tutti 1 filosofi. Ornato di questo corredo , e animato da quella carità , il cui carattere )> è di essere benefica, prudente, compassionevole, che non cerca nè i proprj j) comodi, nè gl’interessi proprj, ma le cose di Cristo (i) » si accinse all’apo- stolico ministero. Non lu egli al popoli l’angelo formidabile del terrore, ma l’angelo benefico di pace; non declamò per ispavenlare, ma con parenelico dire ammoni per correggere; non predicava sè stesso nella vanità dell eloquio, ma predicava G. Cristo nella verità e nella semplicità del sermone. E ben sapendo non compiacersi Iddio della morte di chi va errato, ma grata essergli la conversione e la vita, con dolci maniere, con caritatevoli parlari ricondusse le pecorelle traviale sulla via del pascolo salutare. Per queste qualità distinte venne celebre e caro il nome del padre Bianchi , fu egli ricercalo dalle po- polazioni , e fu adoperato con grande vantaggio in cose di arduo e difficile momento. Nell’anno mille settecento settantanove una fiera pestilenza malmenò crudelmente il comune di Sarnico , terra grossa e mercatante posta alle foci estreme del lago Sebino , dove le acque nuovamente si stringono ncU’alveo del fiume. In brevi giorni venne meno piìi della metà di quella numerosa po- polazione ; deserto eravi il Santuario per la morte del paroco e de’ sacerdoti ; privi di conforti della religione se ne morivano que’ popolani ; non eravi chi (>) I. ad Corinth. (lesse ai cadaveri religiosa sepoltura. 1 sacerdoti delle vicine parroecliie o non potevano, o per liniore si restavano di accorrere al soccorso. In uno stato così spaventevole fu inviato qual angelo salutare il padre Bianchi. Accorse e gli prontamente su (juel luogo di morte, tutto infiammato di carità, nulla curante il pericolo. Ad alcuni amici, che teneri di lui cercavano ritrarlo da cosi grave e pericoloso incarico , diede colle parole dell’Apostolo placida , ma lianca ri- sposta : » niente temo di ciò ; non faccio l’anima mia più preziosa di me )) purché adempia al mio ministero (2) ; a e qual uomo destinato a morte si cacciò coraggiosamente dove più grave era il pericolo, perché maggiore eravi il bisogno. Fu solo a tutti e sacerdote zelante, e tenero padre, e medico cari- tatevole. Piacque a Dio preservarlo da ogni morboso contagio, e fu miracolo. Colà si trattenne costantemente attivo , e sempre indefesso nel suo ministero , sino a che cessata esse.ado del tutto la pestilenza , ed allontanatosi ogni peri- colo, alquanti ecclesiastici si fecero innanzi chiedenti il benefizio di quella par- rocchia. Fece il padre Bianchi ritorno alla monastica sua cella accompagnato dalla benedizione sincera dei superstiti abitatori di S amico; e se non ebbe la palma del martirio n’ebbe certamente la corona del merito. A novelle riprove della carità e dell’ amor di pace, da cui tutto era ani- mato il padre Bianchi, si presentò ben presto nuova e rilevantissima occasione. Sosteneva egli nella primavera dell’anno novantesimo settimo dello scorso secolo le apostoliche missioni nel comune di Verteva, terra popolosa e ricca della valle Soriana ; quando per le grandi politiche vicende d’oltre l’Alpi , e che tutta pure agitarono l’Italia, venne scosso in Bergamo il dominio della Signorìa antica , e tutto a nuove forme rinnovato il governo. Per si fatta innovazione concitati a fierissimo sdegno quegli animosi Valligiani corsero dando di piglio ad ogni sorta d’armi , 'e sollevandosi in massa , scesero qual torrente impe- tuoso nella terra di Verteva come a centro della valle; e suonando a stormo, e mettendo alte e feroci grida , avidi di vendetta e di saccheggio cittadino eccitavano o sforzavano ogni abitante ad accrescere la furente piena. Non uno in vero era il partito , ma il più forte seco per tema traeva il più debole ; spaventevole erane il tumulto. Gli abitatori di Vertova vennero scossi in su le prime da questo urto possente , ed abbandonando e tempio e sacro concionatore (i) I. ad Coriulb. #( 6 )# imbramlirono essi pure le armL Pericoloso momento fu questo di ferocia popolare , cieca ad ogni riverenza di persona , e sorda ad ogni ragionevole parlare-, ma non paventò il padre Bianchi, perchè non venne meno in lui lo zelo della carità cristiana; die anzi infiammando essa viemaggioriuente nel suo cuore si gettò francamente in mezzo alle armi ed agli armali : parlò a 5^ AJuJ^ypir • **H^''***^ I ' > ' ~ ' r- ‘ * 'i •^'* ■ >, I , V I / '» ’ 4^ •i s*< ^ ft •i^^ ltt\‘ Uiii- »* *,■.1 v Iv- . A ' ’ H w#^t. ■' v«dyM ■ '■*: ,i ■% ■ *' 1 ' -C >• iff^ " >^111 '( é/j-'At;/ ’< ’-W) •» i -it' ui4 •^^^‘^ ■» ■ ^•'•5 i '. > •_ ._ . , .V ”-*Ìj3/.. ' a V ck v > :-:r!l.-V ■'f ■* 4.'- V ,i^li /'ék^t '^‘ » > <•/ / ^ M^ «•-■■' •*V'‘^ i ’‘ „. .-■^ • ■■> ■ [fjKy i' ■' ■ . .' I . q»! .Jt.. •’ Vi ■% ■•' >? ‘;*.. T '^■Ji '■ . . 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Vasi fu manti , cerei , fregi emblematici , ed iscrizioni tratte a pro- posito dai sacri libri arricchivano regolarmente il catafalco. Molti intelligenti in belle arti osservavano segnatamente l’arcbi- tettonico lavoro, e ne diedero lodi veraci al brayo inventore, e dipintore sig. Luigi Deicidi. •( i4 )• » La grandiosa Musica, trailo tratto commovente alle lacrime , alla quale presero parte non pochi de’ nostri distinti dilettanti, venne diretta dal sempre celebre maestro Mayr; l’ex Vicario Provinciale de’ Minori Riformati , il degno padre Arcangelo Arcangeli vi officiò ; ed il Prevosto di Romano , l’egregio abate Angelo Liichetti recitò con variata eloquenza il funebre Elogio. Molte eleganti iscrizioni ricordavano le qualità esimie del defunto Cittadino dabbene. » A sempre maggior prova dei molti meriti del padre Bianchi e ad onore della Patria nostra dobbiamo osservare , che non poche famiglie fecero sentire nei giorni susseguenti le loro lagnanze, per non essere state avvertite di quanto venne eseguito nel tenqiio delle Grazie^ onde poter esse pure accor- rere a spontanee largizioni per rendere ancora più maestosa la sacra Funzione. » Se la carità del padre Bianchi si è giustamente meri- tato così distinto onore, è degna pure di lode la gratitudine di quei concittadini, che con tanto zelo ed intelligenza si sono prestati alla direzione di questo attestato di pubblica ricono- scenza. IN SOLEMNI FUNERE ADORNATO AD S. MARIJS GRATIARUM PRUDENTIO BIANCHI SACER. EX MIN. REEOR. S. FRANCISCI Inscriptiones AC DICTA EX SACRIS LIBRIS. ( «7 af ^oitefìfo 7)effe Cta-jic, ESEQVIE . PVBBLICHE . E . SOLENNI ALL’. OTTIMO . SACERDOTE . PRVDENZIO . BIANCHI GIÀ’ . FRATE . MINORE . RIFORMATO DELLA . SOCIETÀ’. VMANA . E . SPECIALMENTE . DE’. POVlvRI PER . CARITÀ’. SOMMA . E . PER . VIRTV’ . DISTINTE ALTAMENTE . BENEMERITO ONORA . L’. YOMO . DABBENE E . PRIEGA . A . LVI . PACE . ETERNA Suffa ^otta luaggiote ^effa (S^ieóa. PRVDENTIO . BIANCHI DOMO . LVGANO SACERDOTI . EX . MINORIBVS . REFOR . S . FRANCISCI me . OLIM . DEGENTIBVS YIRO . INDOLIS . SVAYMTATE . ANIMI . CANDORE CVNCTIS . ACCEPTO QVI SANCTITATE . VITAE . RELIGIONIS . AC . PIETATIS . STVDIO SACRIS . CONCIONIBVS VIRTVTI . AMOREM . PERPETVO . CONCILIAVI! CVIVS . IN . PAYPERES . MISERICORDIA . ITA . EFFYLSIT VT . OMNEM . LAYDEM . SIT . SVPERGRESSA FREQVENS . AMICORYM . COETVS CARI . CAPITIS . DESIDERIO . MOESTISSIMVS INSTAYRAT . PARENTALIA *( *9 )* li 6ftieóOL> HIS . DISSOCIATA . LARIBVS HEFORMATORVM . FAMILIA lAM . LONGAEVVS HONESTO . PATERNAE . DOMVS . OCIO NOVI . PRAETVLIT . INCOMMODA . CONTVBERNII VOTIQVE . COMPOS IN . PRAEOPTATA . CELLVLA . CONQVIEVIT QVOD . FECIT . RELIGIOSI . RECESSYS . AMOR FVIT . QVOQVE . PRAECLARVM . AETERNAE . MENTIS . CONSILIVM TT . SVFFECTAE . PAVPERVM . FAMILIAE . ADESSET . YIR QVI . INOPIAE . MISERATVS . ANGYSTIAS OFFICIO . PECVNIA . PERAMANTER . RECREARET 2 *( 30 )* EXEDRAE . AD . RECONCILIATIONES . ASSIDVVS IN . PERARDVO . ET . MAGNI . MOMENTI . MINISTERIO PRAESTANTIAE . FAMAM . EST . ASSECVTYS HVNC . PROCERES . PRAECIPVIQVE . VIRI STVDIOSE . OPTAVERANT . MODERATOREM . SIRI BENIGNVS . MORIBVS IVCVNDVS ..AG . CONSTANTER . HILARIS . VVLTV OMNES . PRIMO . DEMEREBATVR . ASPECTV NEMINI . DENEGABAT . AYDITVM CVNCTIS . BENEFACERE . CYNCTIS . PRODESSE . PARATVS *( 21 )» Siif (Satajufco, IN . FIDE . ET . LENITATE . IPSIYS SANCTVM . FECIT . ILLVM ECCL. CAP. XLV. IN . OPERE . ET . SERMONE . ET . OMNI . PATIENTIA HONORAVIT . PATRES . SVOS ECCL. CAP. III. DE . PANIBYS . SYIS . DEDIT . PAYPERI PROV. CAP. SXII. CONGREGATIONI . PAYPERYM . AFFABILEM . SE . FECIT £CCL. CAP. IIII. NOYIT . lYSTYS . CAYSAM . PAYPERYM ECCt. CAP. XXIX. •( aa )* CONFIDI! . IN . DEO . ET . MANSI! . IN . LOCO . SVO ECCL. CAP. II. IN . BONITATE . ET : ALACRITATE . ANIMAE . SVAE PLACVIT . DEO ECCL. CAP. XXXXV. NON . DEFVI! . PLORANTIBVS . IN . CONSOLATIONE ET . CVM . LVGENTIBVS . AMBVLAVIT ECCE. CAP. VII. POENITENTIBVS . DEDIT . VIAM . IVSTITIAE ET . CONFIRMAVIT . DEFICIENTES ECCL. CAP. XVII. IN . TOTA . ANIMA . SVA . TIMVIT . DOMINVM ECCL. CAP. VII. ♦( 53 )* IN . MEDIO . FRATRVM . RECTOR . ILLORVM . FYIT IN . HONORE ECCL. CAP. Vili. NON . SE . PIGVIT . VISITARE . INFIRMVM ECCE. CAP. VII. IN . MANSVETVDINE . SERVAVI! . ANIMAM . SVAM ECCE. CAP. Vili. IN . MEDIO . INSENSATORVM . SERVAVI! . VERBVM ECCE. CAP. XXVII. ROGATIONEM . CONTRIBVLATI . NON . ABIECIT E! . NON . AVERTI! . FACIEM . SVAM . AB . EGENO ECCE. CAP. IV. •( 24 )• DILECTVS . DEO . ET . HOMINIBTS . CVITS . MEMORIA IN . BENEDICTIONE . EST ECCL. CAP. XXXXY. CYM . VIRO . IRRELIGIOSO . TRACTAVIT . DE . SANCTITATE ET . CVM . INH STO . DE . IVSTITIA ECCL. CAP. XXXVII. NON . SIBI . SOLI . LABORAVIT SED . OMNIBVS . EXQVIRENTIBVS . DISCIPLINAM ECCL. CAP. XXXIII. «( aa )# NOTA Belli Signori che hanno contribuito alla Funzione funebre delVex Padre Prudenzio Bianchi fatta nella Chiesa di S. Maria delle Grazie il giorno 2. Dicembre 1824. Abbati Teresa. Adelasio iiob. don Girolamo Agosti nob. co. Ottavio. Albani nob. contessa Elisabetta nata contessa Mosconi. Albani nob. co. cav. Estore. Albani contessa Benedetta. Alberghetti nob. don Nicola. Alessandri nob. co. Marco. Alessandri nob. Achille. Arcangeli ex padre Arcangelo. Benaglia nob. co. Pietro. Berizzi nob. contes. Marianna. Beroa nob. co. Guido. Belli nob. Paolo. Bonasie nob. av. Giovanni. B rombati nob. co. can. Giulio. Gaccia Pietro e Figli. Caleppio nob. co. Filippo. Calvi Gio. Battista. Camozzi nob. Andrea. Caroli don Bernardo. Caroli Luigi. Celati Francesco. Celati Giuseppe. Colleoni nob. Carlo e Figli. Corti Lorenzo. Deleidi Luigi. Donati Bernardino. Emanuelli Giovanni. Ferrari Antonio e Carlo. Fornoni don Ignazio. Gavazzeni avv. Zaverio. Giova nelli nob. Francesco. Grazioli ex padre Benedetto. Locatelli nob. co. Pietro. Locatelli Francesco. Locatelli Maurizio. Lochis nob. co. Guliehno. Lubrina Bartolomeo. Luchetti don Angelo. Lupi nob. conti Fratelli. Maffei Giovanni Maria. Maffeis nob. co. Domenico. Maironi da Ponte nob. Giovanni, Mayr Gio. Simone. Mazzoleni Prospero. Milesi dott. Nicola. Morlani nob. don Bartolomeo. Morella Giuseppe. Moroni nob. co. Pietro. Mosconi nob. co. monsig. Gio. *( a6 )• Mottlni Gio. Battista. Muletti Giacomo. Nava Giovanni. Ostarli ex monaca Ottavia. Palazzini dott. Giovanni. Passi nob. co. Francesco. Pesenti Angelo. Pesenti Giacomo e Sorella. Piccinelli dott. Gian-Antonio. Piazzoni nob. Fratelli. Ravasio Antonio. Riccardi Fratelli. Rivellini ex padre Lorenzo. Ronzoni Pietro. Salvi Giovanni. Salvioli Francesco. Salvioni don Agostino. Secco-Suardi nob. co. Veronica. Secco-Suardi nob. co. Leonino. Seminati nob. Pietro. Serassi Fratelli. Sormanni Gio. Battista. Sottocasa nob. co. Giacomo. Tassis contessa di Gomonte. Tedoldi Luigi. Terzi nob. marchesa nata con- tessa Canali. Vailetti nob. co. Pier Luigi. Valota don Giuseppe. Verteva nob- co. Gio. Battista. Vitalba nob. Paolo. N.B. Contribuirono pure alla suddetta Funzione tutti li Pro- fessori , e Dilettanti di Musica. .j- * f \ t ; <3 I r f •i % X . / '•kAÀ ^ r>i rr ^ r r 4" PllEZZO L. 2. AuST